Forma d’arte antica che risale a ben oltre 4000 anni fa, la giocoleria è un’attività affascinante ed entusiasmante, che richiede destrezza e abilità, coordinazione e fantasia. Riconosciuta già dai tempi dell’Egitto dei faraoni e particolarmente apprezzata nell’antica Cina, la giocoleria consisteva nel lanciare più oggetti in aria e riprenderli senza mai lasciarli cadere. Considerata una pratica non solo artistica ma anche sportiva, era diffusa sia in Grecia che nell’Impero Romano, ma fu grazie al Rinascimento che vide una grande diffusione in Europa.
A partire dal 1680, quando a Norimberga il Comune istituì il primo maestro di ballo di corte, la giocoleria venne spesso abbinata a trucchi acrobatici, alla danza e ad altre abilità teatrali, gettando le basi di quella che sarebbe stata successivamente la figura del clown. Tra il XVIII e XIX secolo, la giocoleria divenne quindi un punto di forza determinante della comunità circense, fino a trasformarsi in una forma d’arte variegata, con artisti che sperimentavano con oggetti diversi, coltelli e torce accese, in una ricerca continua di nuove proposte esaltanti con cui destreggiarsi, che avrebbero entusiasmato e intrattenuto gli spettatori.
Con l’avvento del cinema, però, il pubblico, affascinato alla novità del grande schermo, perse interesse per le esibizioni dal vivo; è solo in tempi recenti che la giocoleria sta finalmente recuperando il posto che merita all’interno delle arti performative e non solo.
La destrezza, la coordinazione, l’abilità, il controllo del proprio corpo sono capacità che fanno di questa attività un’esperienza importante per raggiungere un alto grado di consapevolezza corporea. Per questo, la giocoleria sta entrando a pieno titolo tra le discipline riconosciute come applicabili nelle scuole a cavallo tra l’arte e l’educazione fisica, e le sue fantastiche prodezze di destrezza e abilità sono ormai considerate come un patrimonio non solo di apprendimento per l’infanzia, ma anche per lo sviluppo dell’individuo in età adulta.
Un’isola tropicale magica Un grande gioco teatrale shakespeariano chiuderà il Corso di Teatro 2020/2021, tenuto da Silvia Barbieri, per il primo anno in collaborazione con l’Academia de Capoeira Bergamo. Se il teatro è movimento, non solo fisico ma anche della parola e dell’anima, giocare con…
Per qualsiasi domanda o informazione sui corsi non esitare a scriverci o telefonare allo 035 216 559.